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Sanluri

70 anni di storia, una vita di Sardegna: la storia di Giovanna

Da ormai 70 anni svolgiamo il nostro lavoro in Sardegna, immersi nelle sue tradizioni e nelle straordinarie caratteristiche di questa magica Isola. Da questo traguardo nasce un progetto che valorizza il tramandare e l’innovare le antiche conoscenze del territorio, attraverso il racconto di storie di persone che, con il proprio operato, arricchiscono la cultura sarda. Mettendoci tutta la loro anima.

Oggi vi presentiamo la storia di Giovanna.

Era una giornata di dicembre, le nuvole grigie minacciavano pioggia e, appena arrivate, siamo state accolte da una signora vitale dagli occhi azzurri. Giovanna ci apre il grande portone in legno, tipico delle antiche case nei borghi della Sardegna, e subito percepiamo il forte senso di ospitalità e comunità di Seneghe, un incantevole paese sul versante orientale del Montiferru (Oristano).

Insieme a Giovanna troviamo anche Maria e Maria Francesca, già pronte a preparare i primi impasti di pane. Durante la giornata scopriamo le storie delle tre donne, ma oggi vogliamo raccontarvi quella di Giovanna.

Un legame con la Sardegna e le sue tradizioni

Originaria di Gavoi, ha vissuto un’infanzia felice e spensierata, giocando per le strade del paese con le amiche del quartiere. Dopo il diploma sceglie di frequentare il corso di materie letterarie all’Università di Cagliari, laureandosi e iniziando subito la sua carriera di insegnante in varie province sarde. Seneghe entra nella sua vita quando conosce suo marito e sceglie di costruire lì la propria famiglia, facendone la sua casa da ormai trentotto anni. Il paese, con il suo forte legame con la panificazione sarda e la cucina tradizionale, ha permesso a Giovanna di coltivare la sua passione più grande.

La passione per la cucina sarda

Per Giovanna, “metterci l’anima” significa fare qualcosa con amore e passione, con il cuore, per poi donarlo agli altri. Questo lo abbiamo notato subito ascoltando il racconto della sua storia legata alla cucina sarda.

Il suo amore per i piatti tradizionali della Sardegna nasce nel contesto familiare d’origine, dove le ricette della tradizione prendevano vita sotto i suoi occhi, preparate con cura dalle mani della madre e della nonna. Entrambe, però, amavano anche sperimentare nuovi sapori e piatti, uno spirito creativo trasmesso anche a lei e alla sorella maggiore di Giovanna, che riconosce come figura fondamentale per la sua passione.

Tra le tante ricette che conosce, ce n’è una a cui è particolarmente legata: il Su Cohone cun fozza, un pane tipico di Gavoi, fatto con semola di grano duro e patate, poi cotto tra grandi foglie di cavolo. Questa preparazione le riporta alla mente i momenti condivisi con affetto con le sue zie, Marianna e Ciccitta. La prima, in particolare, le ha insegnato a riconoscere le quindici erbe selvatiche utilizzate per il famoso minestrone barbaricino, S’Erbuzu, un piatto tipico della cucina tradizionale sarda.

Un sapere che mette in luce una delle magie della cucina: unire le persone e custodire preziose tradizioni legate alla terra e alla cultura del popolo sardo.

Seneghe e la panificazione sarda

Vivere a Seneghe, un borgo profondamente legato alla panificazione sarda, ha permesso a Giovanna di coltivare al meglio la sua passione. Qui, infatti, la preparazione del pane sardo e delle ricette tradizionali sarde sono ancora momenti di condivisione, come in una grande famiglia.

Secondo Giovanna, il paese si distingue per la cura nella conservazione delle tradizioni locali, soprattutto durante le festività. Non a caso, nei diversi periodi di festa a Seneghe non mancano mai i dolci sardi tipici, come i papassini, le pardule e il pan’ e saba, accanto ad altri prodotti del territorio come la carne di bue rosso.

Inoltre, la vita rurale che offre il paese, le consente di avere un contatto diretto con la natura e di disporre di ingredienti freschi, spesso coltivati nel proprio orto. Una qualità di vita preziosa, che rispecchia l’essenza della Sardegna più autentica, fatta di tradizioni e condivisione.

Guarda il video sulla storia di Giovanna

70 anni di storia, una vita di Sardegna

L’incontro con la storia di Giovanna ha messo ancora più in risalto l’importanza del legame con il territorio e della cura delle tradizioni sarde, quelle antiche conoscenze che custodiscono l’anima della Sardegna.

Nelle parole della protagonista abbiamo ritrovato lo stesso spirito con cui tramandiamo e innoviamo la tradizione cerealicola e molitoria della terra del grano, quella che ci ha resi ciò che siamo. Ma anche valori come la tradizione, la famiglia, l’umiltà e la trasparenza, gli stessi che guidano il nostro lavoro da ormai 70 anni, sin da quando i campi di grano della Marmilla erano la nostra unica realtà, dal 1955.

Per celebrare questo importante traguardo, vogliamo dare spazio a un progetto speciale, dedicato a raccontare le storie di personalità sarde che, con il proprio operato, contribuiscono a preservare antichi mestieri e tradizioni dell’Isola o ad arricchire la realtà sarda nei più diversi ambiti, dalla gastronomia all’artigianato, dall’arte alla scienza.

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