La mamma del grano della tradizione popolare sarda
La Sardegna custodisce una ricca tradizione della coltivazione del grano duro, dalla quale nasce la figura della Mamma e su trigu, la madre del grano. Questa figura, simbolo di protezione, racchiude la spiritualità e la sacralità che il grano riveste nella tradizione e nella cultura popolare sarda.
Origini e Significato della “Mamma e su trigu”
La Mamma e su trigu affonda le sue radici nelle antiche tradizioni popolari e rurali della Sardegna, diventando così una sorta di Dea protettrice della raccolta e della coltivazione del grano. Secondo le credenze tradizionali, lo spirito del grano, sa mamma e su trigu, risiederebbe all’interno dell’ultimo covone raccolto o di quello raccolto prima dell’alba, alla vigilia della festa di San Giovanni. Questo grande mazzo di spighe veniva poi conservato in casa o nel granaio per godere della sua forza protettiva e apotropaica.
La figura della Mamma e su trigu rappresenta dunque una “madre” che dona protezione e nutrimento al suo popolo, poiché custodisce il ciclo di vita del grano, cereale alla base di moltissime preparazioni tradizionali. Un esempio è il Civraxiu, un grande pane tipico di Sanluri, paese nella terra del grano, capace di sfamare un gran numero di persone con una sola forma.
Altri rituali della “Mamma e su trigu”
I chicchi della madre del grano, l’ultimo covone raccolto, venivano impiegati in diversi modi:
- Li si mescolava alle altre sementi nel momento della semina dell’anno successivo.
- Erano utilizzati per le medicine tradizionali, soprattutto per sa meighina e s’ogru (la medicina in prevenzione al malocchio).
- Si conservava vicino agli averi della famiglia.
- Potevano essere sparsi sui corpi dei defunti prima della sepoltura per una rapida rinascita.
- Le spighe venivano usate per creare corone, croci o bouquet utilizzati per decorare i buoi durante le feste di primavera.
Ancora oggi sa Mamma e su trigu viene ricordata nelle festività e nelle rievocazioni culturali, ma anche nel lavoro quotidiano nei campi, come avviene nella nostra filiera di grano duro sardo, Ercole Punto Zero.
Questi gesti sono fondamentali per mantenere vivo il legame con le tradizioni contadine, tramandando alle nuove generazioni l’importanza del rapporto con la terra sarda, della gratitudine per i suoi doni e del rispetto per il lavoro agricolo.
Per noi di F.lli Cellino è essenziale preservare queste conoscenze tradizionali e con il nostro progetto di filiera siamo orgogliosi di salvaguardarle dalle radici. Grazie alla collaborazione con circa 300 agricoltori sardi, stiamo lavorando per accrescere la cerealicoltura sarda e il suo tessuto economico, offrendo un sostegno concreto agli operatori durante tutte le fasi della coltivazione. Il nostro obiettivo è trasformare il grano sardo in un’eccellenza internazionale e tutelare le conoscenze della Marmilla, la terra del grano, che ci formano dal 1955.
Fonti: https://www.claudiazedda.it/santanna-sa-mamma-manna/ (06.11.2024)