La nostra anima è anche nel prezioso progetto di filiera, che nasce per salvaguardare la cerealicoltura isolana ed esaltare il grano duro sardo, per renderlo un’eccellenza internazionale. È grazie a tutto questo che riusciamo a mettere l’anima della Sardegna in ogni pacco della nuova pasta F.lli Cellino.
Dal 2018 ad oggi son stati fatti tanti passi avanti insieme ai circa 300 agricoltori sardi, ma la nostra missione “Più Grano Sardo” ha davanti a sé una lunga strada: entro il 2030 vorremmo raggiungere il 50% del nostro fabbisogno produttivo.
Ma cosa ci spinge a perseguire questo obiettivo? Sono le nostre radici sarde ed il profondo amore e senso di gratitudine che proviamo per la nostra isola e tutte le persone che lavorano insieme a noi ogni giorno. Radici spuntate nel lontano 1955, quando Ercole Cellino si affacciò sul mondo cerealicolo della Sardegna, più precisamente a Sanluri, l’antica terra del grano e del pane. Terra nota per i suoi terreni altamente vocati alla coltura del frumento fin dall’epoca degli antichi romani.
Il Gruppo Cellino, già dai tempi del primo molino di Sanluri, ha sempre messo alla base delle attività e dei progetti aziendali il rapporto con gli agricoltori del territorio. Poiché conoscere a fondo il proprio ambiente e rispettarlo è uno degli ingredienti fondamentali per dar vita a prodotti di qualità e sostenibili. Questo scambio continuo di informazioni, consigli, trattative e progetti comuni persiste ancora oggi nel lavoro di tutti i giorni: solo con una sinergia simile è possibile mantenere viva una filiera certificata come la Ercole Punto Zero (E.0). Qui, dove la tradizione cerealicola sarda e marmillese viene protetta e valorizzata.
Progetto di filiera del grano duro sardo e i suoi protagonisti
La Ercole Punto Zero, chiamata così per tornare alle origini del Gruppo Cellino e alla missione che ha guidato professionalmente il suo fondatore, è frutto di anni di studio e di collaborazione con attori quali Società Produttori Sementi e Agris Sardegna che si occupano rispettivamente della produzione e della ricerca scientifica delle sementi alla base del progetto. Entra poi il sementificio del nostro molino (SIMEC) con lo studio e i test sulle varietà di grano nei diversi campi sperimentali. Ciò ci ha permesso di selezionare le cultivar di grano duro che meglio si adattano ai diversi terreni degli agricoltori sardi E.0, che contribuiscono insieme a noi alla missione “Più Grano duro Sardo”.
Ma quali sono gli standard qualitativi che ci fanno scegliere una varietà di frumento rispetto a un’altra? Il grano scelto deve mostrare un’ottima resa e resistenza alle patologie fungine per garantire un’alta qualità nella macinazione, deve possedere un alto contenuto di proteine, nonché una perfetta adattabilità alle condizioni ambientali e climatiche del territorio.
Con il progetto E.0 abbiamo dunque concretizzato il sogno imprenditoriale di una filiera di grano duro totalmente sarda, che può vantare la certificazione UNI ISO 22005. Grazie alla quale è possibile tracciare ogni passaggio produttivo: dalla selezione del seme alla sua trasformazione, fino al confezionamento e alla distribuzione della semola. Permettendo la produzione di un prodotto di alta qualità, la valorizzazione dell’origine e la garanzia di una maggiore sicurezza per i clienti.
Un sostegno concreto per gli agricoltori e per l’economia regionale
Valorizzare le origini e promuovere la cerealicoltura sarda per noi significa, anche e soprattutto, sostenere l’economia regionale. Questo importante obiettivo di Filiera viene attuato con l’acquisto di tutto il grano duro prodotto dai nostri agricoltori Ercole Punto Zero, garantendo loro un prezzo minimo e una premialità per obiettivi.
Le continue oscillazioni e l’imprevedibilità del mercato del grano duro hanno creato incertezza e l’impossibilità di pianificare progetti a lungo termine, restituendo un ambiente precario agli operatori del settore. In merito a tutto ciò, noi del Gruppo Cellino abbiamo creato una politica di sostegno fissando un prezzo minimo d’acquisto del grano di filiera al di sopra della media di mercato. Al fine di garantire una collaborazione all’insegna della trasparenza e del supporto verso l’agricoltore E.0, abbiamo deciso di istituire una commissione formata da otto agricoltori rappresentanti di ogni zona di coltivazione: Marmilla, Trexenta e Campidano. Insieme a loro, a inizio anno, è stato definito il prezzo minimo in grado di sopperire a tutte le loro spese nonché di attribuire loro un guadagno ragionevole. Nello specifico, nell’annata corrente 2023/2024 toccherà i 4/6 € in più a quintale rispetto al prezzo medio del grano duro nazionale (sulla base dell’attuale andamento di mercato).
Così facendo gli agricoltori, ancor prima di seminare, sono coscienti della rendita che gli verrà riconosciuta sulla base delle quantità prodotte, non rimanendo vittime delle oscillazioni a ribasso del mercato nazionale.
“Più Grano duro Sardo”
Queste tre semplici parole racchiudono tutti gli anni di studio e di lavoro della nostra famiglia: tutti gli attori della filiera Ercole Punto Zero. Questa missione non può realizzarsi senza una costante cooperazione, necessaria per aumentare la tendenza di crescita già presente dal primo raccolto.
La prima campagna (2018-2019) di grano duro di filiera copriva solo il 7% del nostro fabbisogno produttivo, l’anno scorso, dopo cinque raccolti, ne abbiamo coperto ben il 20%. Inoltre, per il raccolto di grano duro Ercole Punto Zero 2024 pensiamo di poter mantenere il trend di crescita, dato l’aumento dei quintali delle sementi e degli ettari seminati (+ 10%).
Questo è il patto stretto con la nostra terra. Un impegno reso possibile grazie alla nostra esperienza nella selezione e nella lavorazione del grano duro, fatto per tutelare ed elevare la cerealicoltura dell’Isola, rendendo il frumento duro sardo un’eccellenza a livello internazionale.
Visita la pagina dedicata per scoprire come racchiudiamo l’anima della Sardegna in ogni pacco di pasta F.lli Cellino.